martedì 21 febbraio 2012

21 febbraio 2012 - Più e meno

Dopo la pausa weekend, rieccomi qui a scribacchiare...
Oggi non ho tanta voglia di stare qui in ufficio (come se gli altri giorni scoppiassi di felicità per essere qui!). Dovrebbe tornare il mio capo, e non me ne voglia male ma oggi proprio non ce la faccio a concentrarmi.
Avete mai avuto la sensazione di stare regredendo mentalmente? Ecco, il titolo del post di oggi si riferisce proprio a questo.
Nell'ultimo periodo, ho l'impressione di essere meno intelligente del solito. Mi spiego meglio: una volta leggevo di più, avevo più voglia di applicarmi alle cose, di darmi da fare... Quando ero più giovane, circa 15 o 16 anni, volevo fare la scrittrice: sognavo di scrivere meravigliosi romanzi, trasferirmi a Parigi e vivere la mia vita cone pienezza... invece eccomi qui, a 28 anni, a scaldare la sedia in ufficio e senza più fantasia nè voglia di fare.
Non so, ho quasi l'impressione, a volte, di avere più anni di quelli che realmente ho: mi sento vecchia dentro. Mi sono adagiata nel mio ruolo di moglie, casalinga ed impiegata.
C'è chi si eccita per l'apertura di un nuovo locale, mentre io... mi accontento del brivido di un nuovo aspirapolvere!
Da una parte mi piacerebbe essere una spensierata ragazza (cosa che non sono mai stata), mentre dall'altra non tornerei indietro: avere una casa propria, un marito, dei gatti e un cane che quando torni a casa ti corrono incontro, alla fine delle soddisfazioni te le dà.

Ieri in terapia, con la dottoressa esaminavamo il diario alimentare degli ultimi giorni - un supplizio, ti senti veramente una m&rd@ a scrivere tutto quello che mangi in una giornata... e viene fuori naturalmente che la maggior parte delle volte, sia a casa che in ufficio, mangio per noia. E questo mi dà molto fastidio, devo dire, perché ne avrei di cose da fare!! Potrei pulire casa, potrei leggere di più, potrei lavorare di più a maglia e finire più celermente i lavori che inizio, potrei dedicarmi ad un po' di esercizio fisico... invece decido scientemente di sedermi al tavolo di cucina e riempire il mio tempo di cibo, con la conseguenza poi che mi sento in colpa e le cose che dovrei fare alla fine sono rimaste lì, incompiute.
Se devo dire la verità, la mattina quando mi sveglio parto con l'idea "Oggi mi impegnerò e cercerò di non ingozzarmi, non passerò al supermercato a comprare i biscotti... starò in ufficio e farò le cose che devo fare, quindi tornerò a casa e mi dedicherò a fare qualcosa che mi interessa".
Poi, però, mentre sono in ufficio, la noia mi assale. E più sale la noia, più sale l'impazienza di mangiare, mentre cala la voglia di essere attiva. E tornando a casa, cerco di riempire le ore perse con qualcosa che, alla fin fine, bene non mi fa.
L'impressione che ho, scrivendo, è che sia un capriccio, quello che sto facendo, ma sinceramente ancora non so bene come muovermi.

Nessun commento:

Posta un commento