venerdì 3 febbraio 2012

03 febbraio 2012

... non son brava come titolista, quindi ci piazzo la data e va bene!
Oggi sono finalmente tornata in ufficio, pertanto posso scrivere un po'. Sempre oggi comincio con il nuovo orario (8.15), e devo dire che stamattina, in macchina, sorridevo, nonstante in freddo becco!
Sono un tipo mattiniero, molto, quindi iniziare presto la mia giornata mi da sempre un po' di carica.
In più, specchiarmi in ascensore e vedermi al collo, ben stretto ma non troppo, il mio nuovo 100 grammi è stata veramente una soddisfazione. Nonostante abbia sbagliato a chiuderlo (non mi sono venute le punte, come all'inizio) non mi interessa. E' bello, è caldo e in uno dei miei colori preferiti, quindi è perfetto!
Mi è venuto da ridere quando, andando a prendere il caffè con una ex collega, a -8 gradi, lei mi dice: "Ma il cappello non lo hai messo?" Risposta: "Devo ancora finirlo!"
Lo so, magari a voi non fa ridere, ma mi sono veramente sentita una Lanista Quasi Anonima dopo tanto tempo!
Il cappellino Paris l'ho cominciato ieri, lo trovate qui e devo dire che mi ha aiutato a non pensare al pranzo (che ho mangiato) e alla merenda (che non ho fatto). Giuro, il tempo mi è passato in un attimo! Mettici poi che era più di un anno che non prendevo in mano i ferri circolari, ma dopo qualche giro ci ho ripreso la mano e mi sto divertendo un mondo!
La cena non è andata bene, cosi come il dopo cena, ma lasciamo perdere: oggi è un nuovo giorno, quindi ci riprovo di nuovo. Stasera voglio fare il minestrone: con questo gelo un po' di comfort food è d'obbligo!
Non credo che mio marito sia molto entusiasta di questa ondata di verdure che gli sto propinando, ma non posso fare altrimenti: se voglio riuscirci, ho bisogno che mi segua e mi sostenga.
Anzi, ora che scrivo mi sta frullando in testa una nuova idea: quansi quasi aggiungo l'ennesima pagina, e ci piazzo le ricette che sono riuscita a fare e tenere giù. Che dite, caro il mio pubblico invisibile?
Lo so, l'ho già detto... a me dispiace che le poche persone che mi seguono non trovino un blog allegro ma solo un ammasso confuso di pensieri tristi, deliri e lavori a maglia, ma ora come ora sono esattamente così: un marasma di cose da rimettere in ordine!
Scrivere quantomeno mi permette di rimettere in ordine la mia testa, di sfogare quella parte di me che a voce non riesco a raccontare. La terapista, l'ultima volta, mi ha detto che spesso e volentieri ho la tendenza a rispondere ad una domanda iniziando a parlare, e poco dopo passo ad altro, quasi volessi svicolare. Non so, non credo di farlo apposta, solo che mi rendo conto di fare dei giri di parole molto larghi, quando voglio spiegare qualcosa di mio...  forse ha ragione, svicolo, punto.
L'ultimo compito a casa che mi ha dato è quello di scrivere tutto ciò che mangio, con data e ora, e quindi aggiungere in fianco l'emozione che provo in quel momento e l'eventuale commento.
Ad oggi, leggendo, sembra che l'ultima ragione per la quale io mangio sia la noia: non so come combatterla, anche se mi metto a fare qualcosa il mio pensiero torna sempre al cibo.
E' come se fosse una dipendenza, una droga. Quello che mi fa innervosire è che io non sono grassa: peso 48 kg per 163 cm (sono verticalmente minorata), quindi non sono malaccio. Anni fa, agli albori di questo incubo, ero veramente peggio: ne pesavo 76 per la stessa altezza, in pratica ero un barile, e si vedeva.
Avevo 16 anni, più o meno, ed ero stata portata da mia madre dall'endocrinolgo: vana speranza che fosse un problema di tiroide! Invece no, mangiavo come un lupo e non mi muovevo.
Mi avevano messo a dieta stretta, eliminando dolci e schifezze varie, ed effettivamente ho perso il peso in eccesso. Poi il delirio, ma per ora lasciamo perdere.
Però mi dico: se a 16 anni, quindi con una testa da adolescente, sono riuscita ad imparare a mangiare in modo sano e regolato, perché adesso a 28 anni, con una mentalità da adulta, non riesco a trovare in me quel poco di amore verso me stessa che servirebbe a rimettermi a posto?
L'altro giorno, al DH, mi sono sentita quasi di serie B: dall'altro lato della sala d'attesa una ragazzina che si sforzava di mangiare, dall'altro io, una adulta, che sa solo vomitare.
La psichiatra capo che mi dice "sono gli episodi di vomito che vanno diminuiti..."
Lo so, LO SO!!! Giuro che lo so, me ne rendo conto, ma perdo il controllo di me stessa. Come se venissi oscurata da un Altra Me.
La mattina, quando mi sveglio, me lo dico: "oggi cerca di fare bene, cerca di impegnarti, cerca di farlo"... poi, in qualche punto della giornata, quella forza svanisce: mi ritrovo a casa, dopo il lavoro, a ravanare fra gli scaffali della cucina alla ricerca di Cibo, qualsiasi, non importa, basta che mi riempia la bocca e il vuoto che mi sento dentro. Eppure, se non voglio crepare prima del tempo, da qualche parte devo trovare la forza.
CE LA DEVO FARE!

4 commenti:

  1. Ti ho trovato solo oggi, ti ho visto tra i lettori del mio blog e sono venuta a conoscerti.
    Ho letto velocemente tutti i tuoi post, so di cosa parli. Anche se io non sono mai arrivata al limite, a rimettere o ad avere bisogno di terapia, conosco la fame compulsiva, nervosa. Mi ha accompagnato per tutta l'adolescenza e fino ad oggi. Ma sono felice di dire che adesso, a 45 anni (non è mai troppo tardi) ne sono uscita, senza l'aiuto di nessuno, ma solo con la forza di volontà e una dieta che mi ha aiutato a riconoscere i miei errori. Auguro anche te di farcela.
    ciao

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    1. Carissima, anch'io ti ho trovato solo oggi, e mi fa piacere avere la "testimonianza" di qualcuno che ce l'ha fatta, che ha superato un problema simile al mio.
      Io non pretendo di farcela da sola, sono troppo avanti e troppo "sotto" per poterlo fare. So però che il 99% dello sforzo deve arrivare da me, che la terapia e tutto il resto sono un supporto, non la soluzione.
      Grazie per gli auguri, sono sempre di sostegno!

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  2. Sono sicura che ce la puoi fare. Non mi metterò qui a scrivere frasi ipocrite tipo "ti capisco", perchè io certe cose non le ho passate e quindi è ovvio che non posso capirti... però posso comprendere il dolore, le difficoltà, quanto sia dura arrivare fino a sera. Perciò, tutto quello che devi fare è... continuare a provarci. per quante volte dovesse andare male, continua a provarci. Finché ti dai una possibilità, hai una possibilità.

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    1. Ti ringrazio, qualcuno che ci crede con me è sempre di supporto!

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