domenica 5 febbraio 2012

05 febbraio 2012

Insomma, ieri non è andata bene (come al solito). La noia ha fatto del suo meglio, e neanche l'acquisto dello smalto nuovo mi ha risollevato.
Ma oggi è un nuovo giorno, ricominciamo.
Innanzitutto ho dovuto disfare di nuovo il cappellino, causa dei punti in più che mi sono ritrovata sui ferri, quasi per magia: mi piange il cuore, è la seconda volta che lo disfo...
Va bene, fa lo stesso, oggi ricomincio! Mi sento un po' come Penelope, che di giorno lavora e la notte lo disfa, ma non importa: quantomeno faccio pratica con i ferri circolari!
Oggi Manu lavora (di domenica, e non lo ha ancora pagato: simpatico, il suo capo...), quindi sarò a casa da sola diverse ore. Mi pongo l'obiettivo della giornata: provarci, almeno per oggi, almeno fino a stasera.
A dire la verità da fare ne avrei: il nostro appartamento anelerebbe una bella pulizia di fino, ma solo il pensiero mi annoia da matti... mi sa che limiterò a lavare i piatti, fare un paio di lavatrici e rifare il letto: di più, la mia religione non lo permette!
Vediamo, cosa potrei fare oggi??
1) Andare al MondoConvenienza e prendere il mobile PC nuovo... ma senza l'autista (mio marito) non me la sento, son troppo imbranata con l'auto. E poi il mio contocorrente sta urlando "Pietà, pietà!"
2) Potrei andare avanti nel leggere i Buddenbrook: non sembra male, ma ultimamente mi sono accorta di essere poco concentrata nella lettura, tendo ad addormentarmi dopo 5 minuti netti: mi starò mica instupidendo??
3) Ricominciare il cappellino: questo è un must, devo farlo per forza!
Altro ora come ora non mi viene in mente, sinceramente...

Sapete, ogni tanto mi sembra di essere invisibile: un po' anonima, di quelle persone che attraversano la vita degli altri senza lasciare una traccia, un ricordo.
E' da mercoledì che ci penso, mentre ero al DH per l'ultima visita della giornata: davanti a me parlano di un'altra paziente... ed io? Io sono qui, adesso ho bisogno io, parliamo di me. Insistono sugli episodi bulimici... ma se sono qui è perché da sola non ce la faccio, altrimenti avrei già risolto da sola e buonanotte al secchio!
Ma non è solo quello: anche ripensando alla mia vita in generale, mi sono accorta di aver perso o escluso una marea di persone, ma nessuna che un giorno abbia detto "Ciao, come va? E' tanto che non ci sentiamo!"
Sicuramente in parte è colpa mia, che non so coltivare le amicizie... ma mi capita anche di incontrare persone, a volte, con cui ho vissuto esperienze a volte anche divertenti, ma che dopo faticano a riconoscermi.
Non so, magari sono io a farmi parecchi film in testa, ma a volte... a volte, ecco, vorrei non essere invisibile. Mi sento quasi ignorata, messa da parte, esclusa.
Ma insomma, non valgo niente per il mondo?
E poi, mi sono sentita, ed è tuttora così, un po' vecchia per avere un DCA: insomma, le altre che erano con me quel giorno mi sembravano tutte ragazzine, adolescenti, mentre io sarei potuta essere la sorella maggiore, quasi la zia.
Non so... C'è un età per questo problema?

2 commenti:

  1. Un abbraccio affettuoso, ho figli della tua età, poniti un obbiettivo alla volta e pensa a quello, vedrai che puoi farcela, e non solo per il cappellino!!!

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  2. Il cappellino, dopo averlo disfatto per la terza volta, viene messo in angolo... ma ci tornerò, giuro!!
    Grazie per l'abbraccio, è ricambiato!

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