mercoledì 29 febbraio 2012

29 febbraio 2012 - Vi faccio ridere un po'...


Io, sempre a Carnevale, da "Regina dei gatti!"


Il marito di mia cugina e mio marito (quello in blu) a Carnevale

Il colore Rosa si stà impossessando della mia scrivania...


Aggiornamento Lavori a maglia - 29 febbraio 2012

Qui le ultime cose...

http://darknaike.blogspot.com/p/lavori-maglia.html

29 febbraio 2012 - ...

... e rieccomi qui, dopo due giorni a casa: aveva proprio ragione la Fallaci, "essere donna è una scuola di sangue". E non dico altro per non essere cruenta.

Lunedì mattina, quanto meno, sono riuscita ad andare all'appuntamento con la terapista. Ero partita abbastanza carica, tranquilla... e sono finita in un mare di lacrime e dolore, partendo dal momento in cui ha cominciato ad esaminare il Diario Alimentare. Ancora non riesco ad affrontarlo.
Quindi abbiamo proseguito con l'ABC, e lì è venuto fuori il peggio.

Sapete, un contro è scrivere "Mi sento sola". Un altro è DIRLO, fuori dai denti. Lo rende reale.
Nel cercare di riordinare i pensieri, mi è tornato alla mente uno degli episodi più brutti della mia esistenza.
Avevo credo sui vent'anni, la mia migliore amica si era fidanzata e, logicamente, gli amici vengono messi un po' da parte.
Capitava spesso che, all'ultimo, disdicesse un appuntamento con me per uscire col fidanzato. Ed io mandavo giù. E rimanevo sola in casa.
Il top è stato un sabato in cui, presa da vai a capire che cosa, da castano ho deciso di passare al biondo platino.
Arriva il pomeriggio, dovevo uscire con la mia amica e non stavo più nella pelle dall voglia di farmi un giro, due chiacchere e mostrare il nuovo colore.... ma ecco l'sms "Scusa non posso".
Ricordo di essere rimasta impietrita. Il nodo il gola non andava nè sù nè giù. Mi soffocava.
Rimasi seduta sulla sedia a sdraio sul balcone, a guardare nel vuoto, per non so quanto tempo.
Finché non arriva mia mamma e mi dice: "Ma non dovevi uscire con ...?"
In qualche modo le ho risposto "Non può più."
E nella sua piena sincerità, lei mi disse "Di nuovo??"
Già, di nuovo. La colpa era mia?
Insomma, tristezza della tristezza... la ragazza di vent'anni, nel pieno della sua vita... quel pomeriggio è uscita con la propria madre. L'unica amica che aveva. E con cui non poteva parlare di iò che aveva dentro.

Ok, adesso ho un nodo alla gola talmente grosso da fare fisicamente male. Ma almeno l'ho raccontato. Non lo avevo mai fatto.

Sta di fatto che, lunedì mattina, con questo episodio nella testa che vorticava, alla domanda della doc "Perché non ha provato ad uscire, quando suo marito le ha chiesto di andare con lui dai suoi amici, per suonare?"
Perché non li conosco. Perché non so che cosa dire, di cosa parlare, dove quardare, dove mettere le braccia e le mani... PERCHE' NON VOGLIO PRENDERE UN ALTRO CALCIO IN CULO.

Ecco, l'ho detto.

Quindi, mi sono alzata. La doc mi dice ci torniamo la prossima volta, e sono libera di uscire dalla stanza.

Ma non sono ancora uscita da me stessa.

venerdì 24 febbraio 2012

24 febbraio 2012 - Bis

Ok, la mia depressione di oggi sta salendo ai massimi livelli. Meno male che in ufficio ci sono le finestre anti-suicidio.
Invidio un po' mio marito. Lui, il giovedì ed venerdì sera esce per andare a suonare nella banda del paese, e magari prima va a mangiare una pizza con gli altri.
Io no. Io sto a casa.
Io non so con chi uscire. Dove andare. Di cosa parlare.
Sono effettivamente un essere anomalo.
Non sono riservata, parlo tranquillamente delle mio cose. Non di tutte.
Eppure, in gruppo, se ci sono più di due persone do di matto e do sfogo al mio mutismo selettivo.
Non sono timida. Ho recitato a teatro.
Eppure non riesco a recitare la parte della persona allegra, solare e "in" che mi piacerebbe essere.
Mi sento come la Bestia, come in un acquario, come dietro le sbarre di una prigione.
La sensazione che provo è quella di "disturbare", in qualche modo. Di essere di troppo, di essere in più, di entrare di prepotenza negli spazi personali degli altri senza essere ben accetta. E non lo posso sopportare.
A poco a poco, via via che il tempo passa, mi raggomitolo sempre più in me stessa, in quell'angolino buio e scuro che ho costruito nella mia coscienza, dove nulla mi può toccare e dove io non posso toccare gli altri.
Mi sento un fantasma che attraversa le vite degli altri, senza lasciare segni e senza essere ricordata.
IO NON SONO.

24 febbraio 2012

Dopo un paio di giorni di silenzio, rieccomi qui a scrivere...
Non è successo nulla, in questi giorni, che mi spinga a scrivere o a pensare a qualcosa, ma non per questo ho intenzione di mollare il colpo!
Direi che ogi parlerò solo di cose belle, al bando la tristezza almeno per qualche ora!!
Innanzitutto ho finito lo Ch@nel hat, ma non ho ancora una foto decente da pubblicare... in tutte quelle che ho scattato sembro lui (Droopy)

con in evidenza le guance cascanti... quindi per ora lascio perdere ed aspetto tempi fotografici migliori (Oliviero Toscani, dove sei????)
Ad ogni modo, non è che posso stare con le mani in mano, quindo ho deciso di affrontare per l'ennesima volta una delle mie Bestie Nere: il Soffice di Mirella Lilli. Penso di averci provato almeno 3 o 4 volte, ma ad un certo punto perdo il conto dei ferri, viene fuori qualche schifezza irrisolvibile e pianto lì tutto. Ieri sera, invece, forte del fatto di essere a casa da sola e di potermi godere in santa pace l'Isola dei Famosi (mi sto dando al trash, ma mi fa troppo ridere!), ho deciso di riprovarci e vediamo come va!
Lo lavoro con della lana nera, anche se sento irresistibilmente il richiamo di cominciare a lavorare con del cotone in vista della primavera, che spero sia imminente.
Ho accantonato per ora il progetto legato alla Ragazza con l'Orecchino di Perla per la mancanza della materia prima, ma penso di metterlo in produzione a breve.
L'altra cosa che invece mi piacerebbe ricominciare a fare è ricamare. Ho tanta di quella tela Aida che potrei tappezzarci casa, idem per i fili, e sabato scorso nel garage di mia madre ho trovato persino un telaio da lavoro della DMC, di cui non mi ricordavo più.

Ecco! Mi stavo dimenticando che in aprile sarà il compleanno della mia nipotina Irene, e pensavo che un bel regalo di compleanno potrebbe essere un guardaroba per la Barbie fatto a maglia... qualcosa su Raverly ho trovato, dovrei fare una ricerca più approfondita e qualche prova... ma penso possa essere una buona idea!

Per il resto, non è che stia facendo molto altro, se non cercare di finire di leggere i Buddenbrook: sarà un mese che ce l'ho per le mani, ma giuro che la sera a letto riesco a leggerne solo 3 o 4 pagine per poi crollare addormenata come un ciocco. Non che sia noioso, questo no, ma un poco... lento, ecco.
Per contro, sto rileggendo di nuovo le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che trovo sempre appassionante.

L'altra cosa che mi piacerebbe, ma devo vedere la consistenza dello stipendio prossimo, e prendere il lettore ebook Kindle di Amazon: saranno almeno tre anni che ne voglio comprare uno, e ogni volta devo invece dirottare su altre cose per mancanza di liquidità. Quest'anno, invece, voglio proprio regalarmelo.
Vorrei che fosse un premio per i miei passi avanti nel tortuoso percorso dei DCA, ma non è proprio così.
Ho l'impressione, in questo senso, di fare un passo avanti e 5 indietro.
Ieri mattina, per esempio, ho fatto una cosa molto brutta. Uno dei compiti che ho, relativamente alla terapia, è scrivere il Diario Alimentare: cosa mangio e quando. Lunedì e martedì erano andati come al solito, mentre mercoledì che ero a casa sono veramente crollata, mangiando di tutto e di più.
La sera, me ne sono vergognata talmente tanto che non sopportavo l'idea di portare la prova della mia disfatta scritta... così ho buttato via il foglio per ricominciare con il giovedì, ripartendo da capo.
Lunedì dirò alla dottoressa che l'ho perso, ho almeno così pernso adesso. Magari non lo farò e sarò sincera, ma sono ancora un po' indecisa.
Lo so, è controproducente una cosa del genere, e dovrei anche sapere che non mi giudica... ma il problema è che mi sto giudicando io, e il verdetto è "colpevole".
In qualche modo il lato positivo c'è, nel senso che non ho rinunciato a tenere il diario... ma non sono molto convinta.

Avevo detto che non avrei scritto cose tristi, oggi, ma avevo proprio bisogno di confessare questa cosa. Mi pesava sul cuore come un macigno, ed adesso mi sento più leggera.

martedì 21 febbraio 2012

21 febbraio 2012 - Più e meno

Dopo la pausa weekend, rieccomi qui a scribacchiare...
Oggi non ho tanta voglia di stare qui in ufficio (come se gli altri giorni scoppiassi di felicità per essere qui!). Dovrebbe tornare il mio capo, e non me ne voglia male ma oggi proprio non ce la faccio a concentrarmi.
Avete mai avuto la sensazione di stare regredendo mentalmente? Ecco, il titolo del post di oggi si riferisce proprio a questo.
Nell'ultimo periodo, ho l'impressione di essere meno intelligente del solito. Mi spiego meglio: una volta leggevo di più, avevo più voglia di applicarmi alle cose, di darmi da fare... Quando ero più giovane, circa 15 o 16 anni, volevo fare la scrittrice: sognavo di scrivere meravigliosi romanzi, trasferirmi a Parigi e vivere la mia vita cone pienezza... invece eccomi qui, a 28 anni, a scaldare la sedia in ufficio e senza più fantasia nè voglia di fare.
Non so, ho quasi l'impressione, a volte, di avere più anni di quelli che realmente ho: mi sento vecchia dentro. Mi sono adagiata nel mio ruolo di moglie, casalinga ed impiegata.
C'è chi si eccita per l'apertura di un nuovo locale, mentre io... mi accontento del brivido di un nuovo aspirapolvere!
Da una parte mi piacerebbe essere una spensierata ragazza (cosa che non sono mai stata), mentre dall'altra non tornerei indietro: avere una casa propria, un marito, dei gatti e un cane che quando torni a casa ti corrono incontro, alla fine delle soddisfazioni te le dà.

Ieri in terapia, con la dottoressa esaminavamo il diario alimentare degli ultimi giorni - un supplizio, ti senti veramente una m&rd@ a scrivere tutto quello che mangi in una giornata... e viene fuori naturalmente che la maggior parte delle volte, sia a casa che in ufficio, mangio per noia. E questo mi dà molto fastidio, devo dire, perché ne avrei di cose da fare!! Potrei pulire casa, potrei leggere di più, potrei lavorare di più a maglia e finire più celermente i lavori che inizio, potrei dedicarmi ad un po' di esercizio fisico... invece decido scientemente di sedermi al tavolo di cucina e riempire il mio tempo di cibo, con la conseguenza poi che mi sento in colpa e le cose che dovrei fare alla fine sono rimaste lì, incompiute.
Se devo dire la verità, la mattina quando mi sveglio parto con l'idea "Oggi mi impegnerò e cercerò di non ingozzarmi, non passerò al supermercato a comprare i biscotti... starò in ufficio e farò le cose che devo fare, quindi tornerò a casa e mi dedicherò a fare qualcosa che mi interessa".
Poi, però, mentre sono in ufficio, la noia mi assale. E più sale la noia, più sale l'impazienza di mangiare, mentre cala la voglia di essere attiva. E tornando a casa, cerco di riempire le ore perse con qualcosa che, alla fin fine, bene non mi fa.
L'impressione che ho, scrivendo, è che sia un capriccio, quello che sto facendo, ma sinceramente ancora non so bene come muovermi.

venerdì 17 febbraio 2012

17 febbraio 2012 - Dietro la maschera il nulla

Mi sento un po' come un vaso vuoto, coperto da incrinature.
Se mi guardo dentro non vedo nulla, c'è solo nero. Non riesco a trovare, neanche frugando negli angoli, un motivo di essere contenta, allegra.
A casa ancora non va, ci stiamo lentamente riavvicinando ma ancora manca qualcosa. Se lo sento al telefono, durante il giorno, mi sembra la stessa persona di prima. Quando invece lo guardo negli occhi, a casa, non mi sorride, e questa cosa mi fa pensare. Ci stiamo provando veramente, a ricominciare, o siamo adagiati nel quieto vivere?
Io sto andando avanti come posso, io ed il mio DCA appollaiato sulla spalla.
Finché sono in ufficio ho, bene o male, tutto sotto controllo: bevo le mie tisane, mangio il pranzo che mi sono portata da casa, mangio le mie carote come spuntino.... ma tutto si ferma lì.
Vorrei portare questa forza anche a casa, ma appena varco la soglia è come se una coperta scura, pesante, mi calasse addosso.
Allora comincio a mangiare, mangiare fino alla nausea, e poi ancora... finché non vorrei crollare a terra e dormire. Per molto tempo. Ogni giorno così.
Oltre questo, mi sento un po' sola, ed anche un po' arrabbiata.
Ieri mattina, per esempio, ero alla ricerca dell'immagine pubblicitaria della mia fede nuziale. Non ricordando la marca, mando un SMS alla mia amica, un tempo definita la mia Migliore Amica/Sorella, che casualmente come fede nuziale aveva scelto lo stesso identico modello, chiedendo se lei se lo ricordava e chiedendole come stanno i suoi figli.
Risposta: "Anteo Gioielli, buona giornata"
Alla faccia! Però, se prima mi sarei sentita triste per questa secca risposta, che implica una distanza siderale tra due persone che prima si volevano un bene dell'anima, ieri ho provato irritazione.
Eccheccazzo, è vero, potevo anche chiamarti più spesso... ma anche tu non è che ti sia ammazzata di telefonate!
E' stata la mia testimone di nozze, io la sua e quindi madrina del suo primo figlio... ma prendo atto che anche gli amici si lasciano.
Oddio, i rapporti avevano cominciato a sfilacciarsi forse dieci anni o più, quando lei si è fidanzata con il suo attuale marito, mentre io avevo cominciato un rapporto esclusivo con il mio DCA. A onor del vero, aveva cercato di farmi entrare nei suoi giri di amicizie, ma non mi ci trovavo.

Va bene, basta con i ricordi tristi, parliamo di qualcosa di più bello!!
Oggi voglio cominciare il basco da abbinare alla Ch@nel, e nello stesso tempo continua a frullarmi in testa l'immagine della Ragazza con l'Orecchino di Perla, della quale voglio riprodurre il copricapo... ed ho pensato: potrei fare una sorta di basco allungato, usando l'azzurro per la fascia iniziale (facendola molto alta e stretta) e quindi l'ocra per il resto della lunghezza, aumentando le maglie per renderlo più largo. In pratica una sacca, diciamo così.
Descritto in questo modo sembra una cagata pazzesca, ma tanto cos'ho di meglio da fare? Disperarmi?

giovedì 16 febbraio 2012

Aggiornamento Lavori a Maglia - 16 febbraio 2012

Ho finito Ch@nel, e più che una sciarpa ho preferito farne un collo, unito da due bottoncini automatici che ne mantengono la forma a nastro...

La trovate qui.

16 febbraio 2012 - Fede

Dire che le cose sono tornate al meglio mi sembra troppo, e troppo presto: però, stamattina, si è rimesso la fede nuziale.
Era da lunedì che la vedevo lì nel portagioie in bagno. Cercavo di ignorare quel piccolo cerchio in oro bianco e rosa  che mi guardava, simbolo di qualcosa che si era rotto e che non sapevo se si potesse riparare.
Ma ogni mattina buttavo un occhio, ed una parte di me voleva urlare "Rimettila, per dio!!"
E' vero, è solo metallo, ma non solo: è la prova di un legame, una sorta di segnale.
Stamattina, dopo essermi truccata e pettinata, pesco con le dita la mia fede e ne vedo solo una: la mia.
La metto, zompetto in salotto e cerco di guardare da sopra la sua spalla, lui seduto sul divano: al dito sbrilluccica la fede!!
Non ho resistito: mi sono seduta in financo a lui e gli ho detto: "Grazie di averla rimessa!" L'ho baciato sulla guancia e mi sono rialzata.
Dio, non avete idea del peso che mi si è sollevato dal petto! E' ancora un po' freddo, nei miei confronti, e non gli dò torto, ma mi accontento.

E' proprio vero, comunque, che non si ha idea del valore delle cose finché non si è sul punto di perderle...

Ad ogni modo, questo piccolo episodio mi ha dato qualcosa a cui aggrapparmi, una piccola speranza... una luce in fondo al tunnel. Devo però tenere sempre presente che devo continuare nei miei buoni propositi, perché tutto questo non ricapiti.
Ancora non abbiamo parlato dello scorso week-end, non ci siamo ancora confrontati. Devo dire che una piccola parte di me sente sollievo in questo silenzio, spera come al solito che magicamente quel groppo sotto la tovaglia sparisca da solo.
Ma la parte razionale di me sa che non può e non deve essere così. Devo lasciare che i tempi maturino, e quanto tutto sarà pronto, allora ne parleremo.

***

Lavori a maglia: ieri sera ho mollato il colpo, essendomi finalmente arrivato dalla biblioteca l'ultimo libro di Martin, I Guerrieri del Ghiaccio (per chi non li avesse letti, e amasse il fantasy, consiglio la lettura completa delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco). Non ho resistito, tanto in un paio di giorni l'avrò divorato e potrò tornare ai miei lavori lanosi.
Dopo la Ch@nel ho deciso che mi farò un berretto intonato, non so ancora se un basco o meno.
L'altra idea che ho, ma non ho idea di come poter fare, è riprodurre il copricapo del mio personaggio pittorico preferito:



Mi ero innamorata del libro, quindi del film (e Colin Firth devo dire che ha aiutato parecchio), ma ora e per sempre sono innamorata di lei. Questa sconosciuta che mi guarda negli occhi, semplice e meravigliosa, mi ha ha aperto un mondo. Ne ho una riproduzione in ufficio, una a casa.... ma cosa potrebbe esserci di meglio che provare a creare a maglia il suo turbante, per portarla con me?
Il problema è che non idea di come fare... Soluzioni? Posterò magari anche la domanda su Raverly, non si sa mai, ma se intato qualcuno che legge volesse fare proposte, io sono qui!!

mercoledì 15 febbraio 2012

15 febbraio 2012 - Riavvio del sistema in modalità provvisoria

E' così che mi sento: in modalità provvisoria.
A casa si danza ancora in punta di piedi, o meglio: lui è fermo, stabile, granitico, mentre io gli giro intorno, lentamente, delicatamente, attenta a cogliere una qualsiasi sfumatura in positivo. Io ballo da sola.
Non so che fare.

E' un po' come sentirsi una delle statuine di porcellana del Mago di Oz: fragile, attenta a non essere toccata per non rompersi in mille pezzi. Ora come ora sono piena di crepe.

La vita, all'esterno, scorre come al solito, in modo placido. Dentro, invece, mi sento come un uragano, una giorstra che gira in modo vorticoso e da cui mi piacerebbe scendere, ma non si può: devo aspettare che il giro finisca.

Nel frattempo, ho deciso di farmi qualche regalo (si sa, lo shopping è terapeutico!)
  1. Innanzitutto ho commissionato ad una collega di un altro ufficio un paio di orecchini in pietra rosa, a sostituzione di quelli che ho perso (non so né come né quando, ma me ne è rimasto uno solo);
  2. stamattina sono scivolata da un'altra mia ex collega il cui fidanzato fa lavoretti in fimo, e mi sono concessa di commissionargli dei segnapunti a forma di gomitolo, come quelli che ho visto qui: spero di non risultare "copiona", ma quelli che ho io fanno veramente schifo e ho bisogno di qualcosa di bello, in questo momento;
  3. sabato andrò con mia madre in centro alla ricerca di un paio di borse port lavoro per la maglia: lei non ha ancora ripreso in mano i ferri, mentre io ad oggi giro con il lavoro nel sacchetto della Coop, quello riutilizzabile - Tristezza!!
  4. alla Mecca: IKEA! Sempre assieme alla mia genitrice, acquisteremo una serie di contenitori Samla per i gomitoli, per tenerci dentro i giocattoli dei miei nipotini e per tutti quei lavori a maglia finiti che non so più dove sistemare (i cassetti stanno straripando!!) 
  5. ho deciso che cambierò l'aspirapolvere: il mio ormai è proprio al rigor mortis, tanto vale che spenda qualcosina in più e mi prenda il Dyson, precisamente il DC29 e buonanotte al secchio.
Bhè, direi che tutta queste serie di acquisti male non potrà farmi...

martedì 14 febbraio 2012

14 febbraio 2012 - Crash del sistema

E' un po' di tempo che ho aperto questa pagina bianca da scrivere, ma non so bene come iniziare, oggi.
Sono molto confusa in questo momento, e trovare il bandolo della matassa per riordinare i miei pensieri è molto difficile.
Mi piacerebbe poter spiegare quello che è successo nel week-end per filo e per segno, ma non ne ho la forza.
L'essenziale è che ho litigato duramente con mio marito, che è scoppiato dalla rabbia e mi ha detto che gli ho fatto passare 5 anni di inferno. Ha ragione, non ce n'è. Me ne assumo la responsabilità. Ed il mio DCA non ha certo aiutato.
Morale della favola, ho passato venerdì, sabato e domenica a casa di mia madre.
Sono tornata domenica sera, a casa mia, e ci giriamo intorno io e lui in punta di piedi.
Niente più bacio del buongiorno nè della buonanotte.
E' triste. Siamo cortesi l'uno con l'altro, niente di più.
Spero che le cose si rimettano a posto.
Gli ho chiesto, stamane, di farmi un elenco dei miei errori verso di lui, dei comportamenti che non sopporta e via dicendo. Ha accettato.
Almeno, così, saprò dove sbaglio e potrò lavorare su me stessa.

Questo è quanto.
Di sostegno, in questi giorni, sono state le piccole chiaccherate su Raverly, la Ch@nel (una sciarpa rosa con i bordi neri) a cui sto lavorando, e la mia famiglia (fare lo scrub con le salviettine della Kiko al proprio fratello, inerme per l'influenza anche lui, non ha prezzo!)

Grazie.

martedì 7 febbraio 2012

07 febbraio 2012 - Something's change... or not?

Me lo sento dentro, dalla pancia (ah ah ah) che qualcosa sta cambiando...
Mi sarebbe piaciuto, oggi, poter scrivere che ieri sono riuscita a tirare la giornata intera senza passare dalla toilette a fare LA BRUTTA COSA (d'ora in poi abbreviata in LBC), ma purtroppo non è ancora così.
Però, guardando a ieri, la vedo un poco più in positivo: certo, il positivo per me - riguardo al cibo - è quello che magari le altre persone fanno regolarmente... macchissene frega degli altri, qui sono io.

1) Ho tirato fino alle 19.30, senza LBC e senza ingozzarmi (ero ancora alle prese col basco Paris, sta diventando allucinante);

2) Nonostante avessi finito i biscotti in casa, che ultimamente sono il cibo feticcio serale, NON sono andata al supermercato a comprarli;

3) Mio marito, che porello è tornato a casa alle 22.30 di ieri, dopo una giornata lavorativa assurda, si è scordato di portarmi il latte scremato per la colazione: attenzione attenzione.... qualche settimana fa avrei dato fuori di matto e lo avrei spedito a prendermelo... E INVECE NO! Nonstante si fosse offerto di sfidare il gelo serale, arrivare al garage e portarmelo su, ho detto: "Tranquillo, non c'è problema" e stamattina ho fatto colazione con caffè e actimel, rimandando il cappuccio al mio arrivo in ufficio.

Ore 11.51 - Aggiornamento

4) Dimenticavo la cosa più importante!! Nel prepararmi il pranzo di oggi, non ho pesato niente, quindi non ho calcolato le calorie! Vabbè, insalata, fiocchi di latte, carote e mela non sono sicuramente una botta calorica immane, però è sempre un passo avanti!

Ribadisco, per voi sarà una cazzata, per me è una conquista! Quasi non ci credo nemmeno io! Forse forse, mi sta entrando in testa che non posso cambiare in un attimo. Mentre prima lo pensavo e lo sostenevo, quasi fosse la copertina di Linus per non lasciare andare il mio DCA, ora comincio a credere devo prendermi il mio tempo, il mio spazio.

Posso cadere e rialzarmi, cadere ancora e quindi alzarmi di nuovo... fino a rimanere in piedi.

All'inizio di questa "avventura" smaniavo e diperavo di dover spiegare questo mio problema a chi mi circonda: ora non più. Non che non mi piacerebbe avere un sostegno in più, ma mi rendo conto che non sono ancora pronta a spiegarmi a voce alta, a mettere in una fila ordinata i miei pensieri e renderli reali pronunciandoli.

Per ora, mi basta questo piccolo appiglio che sto trovando giorno per giorno in me stessa, che mi permette ogni giorno di scrivere un post su questo blog descrivendomi, esaminandomi, congratulandomi da sola per tutte le piccole vittorie quotidiane.

lunedì 6 febbraio 2012

06 febbraio 2012 - The Day After Tomorrow

Il titolo dice tutto... va bene, non siamo ancora a quel livello, ma stamattina il termometro della mia auto segnava -14, e, per aprire in bellezza la giornata, non avevamo acqua calda per laarci (i tubi della caldaia si sono ghiacciati).
Lavarsi la faccia e i denti con acqua gelida NON è una bella esperienza! Avevo la pelle del viso che urlava "Pietà, pietà!". Manu, che ha lavorato anche ieri (domenica!) perché si sono bloccate o scoppiate una marea di caldaie, si è messo alle 7.00 del mattino a scongelare letteralmente i tubi della caldaia con il cannello... che culo avere il marito idraulico!
Fa ridere, ma giuro che l'ho sposato anche per quello! In più non guasta anche il cognato elettricista!

... Ci credete che sto facendo fatica a scrivere, tanto ho le mani congelate? Adesso faccio un bel falò qui in ufficio con qualche incartamento e chi si è visto si è visto!

Continuando a parlare di cose tristi, ho dovuto smontare per la terza volta il basco!!! Ci ho riprovato tutta la mattina di ieri, alla fine non riuscivo a rimettere su neanche i punti! Alla fine ho seguito il consiglio di Isa, su Raverly: metterlo da parte, fare qualcos'altro di veloce e quindi riprenderlo in mano. Sta diventando il mio Himalaya: prima o poi lo conquisterò!
Ad ogni buon conto, ho messo su un po' di punti su ferro ed ho iniziato l'ennesima sciarpa, questa volta rosa. Non mi dà alcuna soddisfazione, quindi ho messo in ogni caso in borsa anche il famoso gomitolo viola: non si sa mai che oggi, in pausa pranzo, decida di nuovo di affrontare il mostro.

domenica 5 febbraio 2012

05 febbraio 2012

Insomma, ieri non è andata bene (come al solito). La noia ha fatto del suo meglio, e neanche l'acquisto dello smalto nuovo mi ha risollevato.
Ma oggi è un nuovo giorno, ricominciamo.
Innanzitutto ho dovuto disfare di nuovo il cappellino, causa dei punti in più che mi sono ritrovata sui ferri, quasi per magia: mi piange il cuore, è la seconda volta che lo disfo...
Va bene, fa lo stesso, oggi ricomincio! Mi sento un po' come Penelope, che di giorno lavora e la notte lo disfa, ma non importa: quantomeno faccio pratica con i ferri circolari!
Oggi Manu lavora (di domenica, e non lo ha ancora pagato: simpatico, il suo capo...), quindi sarò a casa da sola diverse ore. Mi pongo l'obiettivo della giornata: provarci, almeno per oggi, almeno fino a stasera.
A dire la verità da fare ne avrei: il nostro appartamento anelerebbe una bella pulizia di fino, ma solo il pensiero mi annoia da matti... mi sa che limiterò a lavare i piatti, fare un paio di lavatrici e rifare il letto: di più, la mia religione non lo permette!
Vediamo, cosa potrei fare oggi??
1) Andare al MondoConvenienza e prendere il mobile PC nuovo... ma senza l'autista (mio marito) non me la sento, son troppo imbranata con l'auto. E poi il mio contocorrente sta urlando "Pietà, pietà!"
2) Potrei andare avanti nel leggere i Buddenbrook: non sembra male, ma ultimamente mi sono accorta di essere poco concentrata nella lettura, tendo ad addormentarmi dopo 5 minuti netti: mi starò mica instupidendo??
3) Ricominciare il cappellino: questo è un must, devo farlo per forza!
Altro ora come ora non mi viene in mente, sinceramente...

Sapete, ogni tanto mi sembra di essere invisibile: un po' anonima, di quelle persone che attraversano la vita degli altri senza lasciare una traccia, un ricordo.
E' da mercoledì che ci penso, mentre ero al DH per l'ultima visita della giornata: davanti a me parlano di un'altra paziente... ed io? Io sono qui, adesso ho bisogno io, parliamo di me. Insistono sugli episodi bulimici... ma se sono qui è perché da sola non ce la faccio, altrimenti avrei già risolto da sola e buonanotte al secchio!
Ma non è solo quello: anche ripensando alla mia vita in generale, mi sono accorta di aver perso o escluso una marea di persone, ma nessuna che un giorno abbia detto "Ciao, come va? E' tanto che non ci sentiamo!"
Sicuramente in parte è colpa mia, che non so coltivare le amicizie... ma mi capita anche di incontrare persone, a volte, con cui ho vissuto esperienze a volte anche divertenti, ma che dopo faticano a riconoscermi.
Non so, magari sono io a farmi parecchi film in testa, ma a volte... a volte, ecco, vorrei non essere invisibile. Mi sento quasi ignorata, messa da parte, esclusa.
Ma insomma, non valgo niente per il mondo?
E poi, mi sono sentita, ed è tuttora così, un po' vecchia per avere un DCA: insomma, le altre che erano con me quel giorno mi sembravano tutte ragazzine, adolescenti, mentre io sarei potuta essere la sorella maggiore, quasi la zia.
Non so... C'è un età per questo problema?

venerdì 3 febbraio 2012

03 febbraio 2012

... non son brava come titolista, quindi ci piazzo la data e va bene!
Oggi sono finalmente tornata in ufficio, pertanto posso scrivere un po'. Sempre oggi comincio con il nuovo orario (8.15), e devo dire che stamattina, in macchina, sorridevo, nonstante in freddo becco!
Sono un tipo mattiniero, molto, quindi iniziare presto la mia giornata mi da sempre un po' di carica.
In più, specchiarmi in ascensore e vedermi al collo, ben stretto ma non troppo, il mio nuovo 100 grammi è stata veramente una soddisfazione. Nonostante abbia sbagliato a chiuderlo (non mi sono venute le punte, come all'inizio) non mi interessa. E' bello, è caldo e in uno dei miei colori preferiti, quindi è perfetto!
Mi è venuto da ridere quando, andando a prendere il caffè con una ex collega, a -8 gradi, lei mi dice: "Ma il cappello non lo hai messo?" Risposta: "Devo ancora finirlo!"
Lo so, magari a voi non fa ridere, ma mi sono veramente sentita una Lanista Quasi Anonima dopo tanto tempo!
Il cappellino Paris l'ho cominciato ieri, lo trovate qui e devo dire che mi ha aiutato a non pensare al pranzo (che ho mangiato) e alla merenda (che non ho fatto). Giuro, il tempo mi è passato in un attimo! Mettici poi che era più di un anno che non prendevo in mano i ferri circolari, ma dopo qualche giro ci ho ripreso la mano e mi sto divertendo un mondo!
La cena non è andata bene, cosi come il dopo cena, ma lasciamo perdere: oggi è un nuovo giorno, quindi ci riprovo di nuovo. Stasera voglio fare il minestrone: con questo gelo un po' di comfort food è d'obbligo!
Non credo che mio marito sia molto entusiasta di questa ondata di verdure che gli sto propinando, ma non posso fare altrimenti: se voglio riuscirci, ho bisogno che mi segua e mi sostenga.
Anzi, ora che scrivo mi sta frullando in testa una nuova idea: quansi quasi aggiungo l'ennesima pagina, e ci piazzo le ricette che sono riuscita a fare e tenere giù. Che dite, caro il mio pubblico invisibile?
Lo so, l'ho già detto... a me dispiace che le poche persone che mi seguono non trovino un blog allegro ma solo un ammasso confuso di pensieri tristi, deliri e lavori a maglia, ma ora come ora sono esattamente così: un marasma di cose da rimettere in ordine!
Scrivere quantomeno mi permette di rimettere in ordine la mia testa, di sfogare quella parte di me che a voce non riesco a raccontare. La terapista, l'ultima volta, mi ha detto che spesso e volentieri ho la tendenza a rispondere ad una domanda iniziando a parlare, e poco dopo passo ad altro, quasi volessi svicolare. Non so, non credo di farlo apposta, solo che mi rendo conto di fare dei giri di parole molto larghi, quando voglio spiegare qualcosa di mio...  forse ha ragione, svicolo, punto.
L'ultimo compito a casa che mi ha dato è quello di scrivere tutto ciò che mangio, con data e ora, e quindi aggiungere in fianco l'emozione che provo in quel momento e l'eventuale commento.
Ad oggi, leggendo, sembra che l'ultima ragione per la quale io mangio sia la noia: non so come combatterla, anche se mi metto a fare qualcosa il mio pensiero torna sempre al cibo.
E' come se fosse una dipendenza, una droga. Quello che mi fa innervosire è che io non sono grassa: peso 48 kg per 163 cm (sono verticalmente minorata), quindi non sono malaccio. Anni fa, agli albori di questo incubo, ero veramente peggio: ne pesavo 76 per la stessa altezza, in pratica ero un barile, e si vedeva.
Avevo 16 anni, più o meno, ed ero stata portata da mia madre dall'endocrinolgo: vana speranza che fosse un problema di tiroide! Invece no, mangiavo come un lupo e non mi muovevo.
Mi avevano messo a dieta stretta, eliminando dolci e schifezze varie, ed effettivamente ho perso il peso in eccesso. Poi il delirio, ma per ora lasciamo perdere.
Però mi dico: se a 16 anni, quindi con una testa da adolescente, sono riuscita ad imparare a mangiare in modo sano e regolato, perché adesso a 28 anni, con una mentalità da adulta, non riesco a trovare in me quel poco di amore verso me stessa che servirebbe a rimettermi a posto?
L'altro giorno, al DH, mi sono sentita quasi di serie B: dall'altro lato della sala d'attesa una ragazzina che si sforzava di mangiare, dall'altro io, una adulta, che sa solo vomitare.
La psichiatra capo che mi dice "sono gli episodi di vomito che vanno diminuiti..."
Lo so, LO SO!!! Giuro che lo so, me ne rendo conto, ma perdo il controllo di me stessa. Come se venissi oscurata da un Altra Me.
La mattina, quando mi sveglio, me lo dico: "oggi cerca di fare bene, cerca di impegnarti, cerca di farlo"... poi, in qualche punto della giornata, quella forza svanisce: mi ritrovo a casa, dopo il lavoro, a ravanare fra gli scaffali della cucina alla ricerca di Cibo, qualsiasi, non importa, basta che mi riempia la bocca e il vuoto che mi sento dentro. Eppure, se non voglio crepare prima del tempo, da qualche parte devo trovare la forza.
CE LA DEVO FARE!

mercoledì 1 febbraio 2012

Daniela dice NO al Ricovero!

Il Day Hospital è andato, mi hanno lasciato tornare a casa!
Alla fine mi ha accompagnato mio marito, è rimasto per almeno 3 ore con me (o meglio, mi ha aspettato in sala d'attesa), è tornato a casa e poi è venuto a riprendermi, mentre nevicava come non mai!
Il potassio era a posto, anche se mi è rimasto un po' di amaro in bocca. La dietista non mi ha calcolato di striscio, pertanto sono ancora poco sicura su cosa mangiare e cosa no.
Hanno in ogni caso ribadito il concetto che è tutto nelle mie mani, ed hanno ragione. Non esiste, non può esistere un Deus Ex Machina che magicamente cambi la mia vita, senza strascichi.
La magia la devo fare io.
Ad ogni modo, usciti dal San Paolo, erano ormai le 12.30, mio marito propone: "McDonald?" Eccheccazzo, da che parte stai???
Ci siamo andati e, signore e signori... Ho mangiato l'insalata con il pollo alla piastra!!! Con due grissini fanno un totale di 235 calorie, incredibile per me al Mc divoro anche i tavoli!
Insomma, sono stata bravissima e a casa ho tirato fino alle 16.00, lavorando a maglia (il 100 grammi è sempre più bello, medito di farne un altro per mia mamma)... lì il mostro che sta da qualche parte nel mio cervello mi ha rifregato...
Cado una volta al giorno.
Una volta finito, una volta rimesso, mi sono detta: "Cazzo, ce la devo fare!"
Quindi, stasera proverò una delle ricette di Marco Bianchi, quello di "Tesoro salviamo i Ragazzi".
Adoro quel programma, quei bambini che mangiano con un gusto che fa ridere e tenerezza assieme...
Insomma, poi se vi frega (ma anche se non ve ne frega, tanto è per me) vi dico come è andata!