martedì 24 gennaio 2012

Ma vogliamo parlare del Capo del mio Capo??? Stamattina la giornata era partita al solito modo: sveglia alle 6.00 (il mio corpo, certe volte, decide di fregare sul tempo la sveglia sul comodino), addominali (ebbene sì, incredibilmente sto continuando a farli - sono un po' ridicola ad ansimare per lo sforzo con il mio pigiamino, al buio, con questo attrezzo

e il cane che ti fissa, chiedendosi: maccheccazzo sta facendo??) e quindi colazione. Poi la doccia, il trucco e parrucco tirato in lungo il più possibile, ho steso la lavatrice fatta ieri, ho passato la scopa e messo fuori la spazzatura. In pratica, combino di più fra le 6.00 e le 7.30 del mattino che durante l'intera giornata.

Arrivata in ufficio, sistemo una piccola bega di ieri e quindi succede l'Inenarrabile: il Grande Capo (per il quale ho una enorme cotta adolescenziale - i miei colleghi lo sanno e mi prendono in giro, macchissene) mi manda una mail dicendo che era partita una versione non corretta di un modulo preparato dal nostro ufficio. Con molto servilismo gli rispondo che me ne sarei occupata subito (col cazzo che lo faccio fare a qualcun altro). Mi risponde che non c'è fretta, ed a mia volta (sempre più servile) gli scrivo: "Sono pagata per risolvere i problemi, tanto vale che lo faccia subito!"
Risposta laconica dell'Essere Supremo:

You Win

Ebbene sì, credo che stamperò questa e-mail, ne farò una carta da parati e tappezzerò l'ufficio.
Magari, a molti (che fanno lavori più importanti o impegnativi - e meglio pagati) del mio sembrerà una emerita cazzata, una cosa da niente: non mi interessa. Questa, per me, è un riconoscimento delle mie qualità lavorative e perché no, anche personali: mi impegno se c'è da impegnarsi, non mi piace rimanere con le mani in mano. Del resto, odio l'idea di stare qui in ufficio a scaldare la sedia: ho un cervello fino, pertanto utilizzarlo non è certo un problema.
Sicuramente non disdegno la giornata-cazzeggio, quella in cui non c'è proprio nulla da fare e allora ti ingegni fra giornali on line e blogs da leggere, ma non lo si può mica fare tutti i giorni, alla lunga logora!

Continuando nella mattinata, mi arriva una mail di commento all'ultimo post, dove mi lamentavo dei knit cafè organizzati troppo lontano da casa mia. Magicamente, Maria Rosa mi dice: "Ne fanno uno a Cesano Boscone!" Gioia e Giubilo! Ad uno sputo da casa di mia mamma, dove tradizione vuole ci si accampi il sabato sera per la pizza fatta in casa a dosi industriali!!!

La Piccola Pessimista che c'è in me mi sussurra "la data sarà lontana, vedrai non ci vai che ti dimentichi..."

Ri-Gioia e Ri-Giubilo! E' sabato 28! Presto fatto, ecco il primo dei miei mini-obiettivi: partecipare. L'ho messo in agenda, ho già messo in preallarme il marito-autista, pertanto... ragazze, aspettatemi, il 28 sono lì!!
Oh, io lo dico, non sono la Simpatia fatta persona e la prima volta tendo sempre ad essere un po' spaurita, ma portate pazienza!



2 commenti:

  1. Wow !!! Ti aspettiamo e non vediamo l'ora !!! : ))

    N.B.: Se vuoi sabato ti insegno a lavorare le trecce : ))

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    1. Anch'io non vedo l'ora di sabato, adesso! Le trecce le metto fra gli Obiettivi di una vita, mi sa!

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