giovedì 19 gennaio 2012

Limpida

Il proposito di ogni mattina è di essere limpida.
Mi piacerebbe prepararmi in bagno con tranquillità, mettere il fondotinta e la cipria e l'ombretto e il mascara senza poi sembrare una nonna.
Quindi uscire di casa, prendere la macchina e venire a lavoro per iniziare una lunga giornata piena di soddisfazioni.
Invece....
Ore 6.40: suona la sveglia, spegni, cerca di non svegliare il marito.
Fare Addominale: 20 alti, 40 addominali, 20 bassi (cosa spero non lo so nemmeno io, forse alzarmi la mattina e trovare al posto dello stomaco una tartaruga viva, non morta come quella di adesso).
Ore 6.50: colazione. 250 gr di latte scremato, non metto nè caffè ne zucchero da un paio di giorni, bevo l'Actimel del discount e preparo la schiscetta per la giornata. E preparo la tavola per la colazione di mio marito.
Ore 7.00: bagno. Lavaggio, restauro completo di quella cartina geografica che è la mia faccia, mi vesto (preferibilmente nero), non oso pettinarmi (lo trovo irritante). Fumo.
Ore 7.25: nutro il coniglio, apro le persiane in giro, mi metto il giubbotto.
Ore 7.30: Bacio il marito ancora dormiente e mi avventuro nei -3 gradi dell'esterno.
Ore 7.34: qualunque cosa accada io sono in auto alle 7.34. Anche a ritardare apposta, l'orario è quello. Quindi attraverso i paeselli, un pezzetto di Milano, e sono in ufficio. MEZZ'ORA PRIMA del dovuto. Con lavoro da fare per 5, 6 minuti al massimo. E devo star qui fino alle 17.00. Cazzo.
Ore 10.00: merenda!!! Finalmente qualcosa da fare!!! Smangiucchio la mela verde (mangiare la frutta lontano dai pasti, mi raccomando) e alle 10.10 ho finito. Cazzo. Aspettiamo mezzodì.
Ore 12.00: pranzo!!! I colleghi se ne vanno in mensa, anche loro annoiati quanto me, ed io rimango sola soletta ad affrontare il mio pasto-sano-che posso-controllare: lattuga iceberg, zucchine crude, fiocchi di latte. Tiro il più possibile per le lunghe, ed intanto penso: "Se considero questo un pasto normale, come posso pensare di affrontare un VERO pasto normale??"
Ore 14.00: mangio due pezzi di carota.
Ore 16.00: ne mangio altri due.
Ore 17.00: finalmente mi levo dalle balle!!! Riprendo Dexter (la mia auto, battezzata con un nome simile alla targa) e vado a fare la spesa. Oh, beatitudine!! Tutto quel cibo che mi saluta dagli scaffali come le pecorelle facevano Ciao ad Heidy. L'unica cosa in cui sono riuscita ad educarmi è comprare una mare di verdura e frutta e non comprare patatine. Il resto è un buco nero.
Non ho più orari, arrivo a casa e lavo i piatti della sera precedente, comincio a preparare la cena e quindi comincio a mangiare. Manciate di crostini, due panini, poi altri crostini, poi un panino... e via, che arrivano le 19.00, quando sono autorizzata a mangiare la cena (sic!)
 Cena composta da primo e secondo, che la cena me la posso gestire io, in quantità pantagrueliche.
Quindi latte e biscotti, fino alle 21.00.
Quindi STOP: prendo la pastiglia di potassio, la pacchia è finita. Mangio lo yogurt, per recuperare qualcosina di ciò che ho perduto a livello di sostante nutritive (sì, l'algebra per me è una opinione) e quindi stramazzo sul divano con la tisana digestiva (ma che cosa devi digerire?)
Ora di nanna, a letto con il libro del momento e crollo incoscente.
Ed il giorno dopo da capo.

Il bello è che so cosa fare, oggettivamente, per risolvere una serie di problemi incrociati: pochi soldi? Mangia il giusto, compri solo le cose che puoi mangiare e nelle quantità giuste, risparmi sulla spesa e vedrai che il portafoglio rimane della giusta consistenza. Punto.
Ti senti grassa? Mangia il giusto, risparmia qualcosina ed iscriviti in palestra, vacci e smaltisci. Punto.

Invece no, io mi ritrovo a rimettere l'anima per tutto quello che mangio, a spendere capitali in cibo e arrivare a filo a fine mese. Non faccio sport anche se dovrei per scaricare la tensione, in un ciclo continuo che non ha ne capo ne coda.

Insomma, invece di essere limpida, mi sento uno stagno.

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