lunedì 26 marzo 2012

26 marzo 2012 - Alla ricerca...

... del prossimo progetto maglioso, o meglio cotonoso, in vista della primavera finalmente arrivata!
Volevo cimentarmi in qualcosa di più complicato di stole e sciarpe, e fin'ora ho scovato un paio di pattern che potrebbero fare al caso mio. Mi lasciano un po' basita frasi del tipo "Lavorate sul filo di scarto" o "Usare i ferri accorciati", ma confido che Mamma Youtube, Amico Raverly e Fratello Lavorare a Maglia per Negati mi diano una mano.

Per il resto, non posso che dirmi conteta che il weekend sia finito.

Continuando come Homework da parte della terapista il Diario Alimentare, e soffermandomi di tanto in tanto a riflettere sui miei comportamenti alimentari, mi sono resa conto che è il w-e quello che mi da più problemi.
Dal lunedì al venerdì, colazione e pranzo non mi danno problemi. La colazione viene fatta a casa, a base di caffè, latte e Actimel. Il pranzo, in ufficio, varia da 70 gr di pasta e verdura al vasetto di fiocchi di latte.
Uscita dall'ufficio, vado a casina e mi sparo 1/2 o 1 ora di tapis roulant, a seconda che sia la giornata in cui devo correre o camminare.
Tiro almeno le 19.30 per mangiare (mi regolo sull'orario del Day Time dell'Isola dei Famosi, probabile causa di divorzio imminente) e la cena va come va, non scendiamo nei particolari.
Se durante la settimana lavorativa in mio incubo è quello di non avere il mio litro di latte serale (ultimo mio feticcio allimentare), dal veredì pomeriggio alla domenica sera il problema si ingigantisce: avrò abbastanza cibo-spazzatura per tutto il week-end, considerando che i supermercati sono chiusi? La gamma comprende crackers, zucchero, fette biscottate, creme spalmabili, latte e biscotti. Insomma, la Sagra del Carboidrato.
E' una cosa che ancora non riesco a superare, come se dovessi affrontare ogni sabato ed ogni domenica una sorta di Apocalisse.
Quello che poi mi irrita di più è il fatto che io decida, più o meno coscientemente, che il sabato e la domenica - soprattutto - non esco di casa per mangiare. Il che non ha senso.
Oltretutto, una volta non ero così.
Ricordo che qualche anno fa ero una persona molto più attiva nel fine settimana, tanto che il commento nei miei confronti era: "Ma non dormi mai?? Ogni volta che ti si propone qualcosa dici sempre sì!"
Lo raccontavo oggi alla terapista, mentre si analizzava il Diario Alimentare, e l'ulteriore compito di questa settimana è: capire cosa è successo in questi anni che ha fatto sì che mi sia trasformata da persona super-attiva ad ameba-divanata.
Inoltre, l'altro compito che non ho ancora affrontato è un elenco dei pro e contro con titolo "Cibo Sano Vs Schifezze", dove con cibo sano viene inteso quello che mangio a colazione e pranzo, e che riesco a non rimettere, mentre con Schifezze sottintendo tutto il resto, che ingurgito e vomito più o meno di nascosto ed in quantità industriali.

Insomma, si prospetta una settimana delirante!

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